04 ottobre 2008

Tornato da qualche giorno da Quito, Ecuador. Ennesimo viaggio dell'Arlecchino. 
"Le condizioni erano abbastanza estreme, sia dal punto di vista tecnico che da quello ambientale.
La luce che andava via durante le prove. I candelabri riportati in scena come nell'edizione dell'addio. Un teatro decadente e pieno di atmosfera come una enorme cattedrale. Il fiatone di tutti dietro le maschere. La prima sera è stata una battaglia. Vinta per volontà, prima di tutto quella -veramente inarrivabile- di Ferruccio. Veramente un esempio di  professionalità e di  volontà.  Fantastico. Abbiamo sofferto il teatro  enorme e  pieno solo a  metà,  la distanza  dal pubblico  e  il freddo assurdo. Ma abbiamo portato a casa  la  contentezza e l'emozione del pubblico..."
Ma le cose vanno tanto in fretta che non c'è tempo di scrivere e raccontare. Riunioni e incontri per il progetto Darwin. Riprese video per Mamma mammazza. E il lavoro di preparazione per l'Accademia di Commedia dell'Arte che inizia a Mosca il 20 di questo mese. Per non parlare degli altri progetti per il futuro che già si affacciano all'orizzonte. Mmh, bisogna fare un passo alla volta... e io come sempre procedo a salti!

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 Post del primo luglio 2023. Il tempo passa. Olivia, che non era neppure un pensiero, ha già cinque anni.