Settembre. Ricomincio a scrivere di teatro. Il che fa bene, sicuramente. Perlomeno a me che scrivo :) Ne approfitto per salutare tutti gli amici che ogni tanto vengono a leggere questo blog! Che a volte serve proprio a tenersi in contatto con amici lontani ma più spesso serve semplicemente a tenermi in contatto con me stesso. E con le cose che faccio. O quelle che dovrei fare! Di ritorno da un'estate contraddittoria, sto lavorando a molte cose contemporaneamente. Impegni che mi occuperanno per tutta la prossima stagione.

In primo luogo lo spettacolo su Charles Darwin. Il materiale è interessantissimo, e sterminato. Così leggo e studio molto nel tentativo di attenuare la mia crassa ignoranza sull'evoluzionismo e per costruire una serie di temi di lavoro per lo spettacolo, oltre che una base drammaturgica. L'idea della scena è già avviata. Ne ho discusso ieri con Marco Rossi, che la realizzerà sicuramente benissimo. Un'idea di spazio semplice, come sempre. In questi giorni vorrei incontrare i cinque protagonisti dello spettacolo. Giovani attori diplomati lo scorso anno alla scuola del Piccolo. Ma di questo scriverò e racconterò man mano che il lavoro procede e si precisa.

Abbiamo cominciato le prove del secondo spettacolo di LUPUSAGNUS. Ancora un testo di Aquilino, dopo il nostro debutto con Mamma mammazza. (Che presenteremo -inseriti nella stagione del Piccolo Teatro- al Teatro di Ringhiera di Milano). Anche questo secondo testo è fortissimo per la tematica, forse ancor più che quello precedente. Non anticipo niente, a parte l'immaginetta a lato. A giorni titolo e contenuti, sia qui che sul sito di LUPUSAGNUS.
Terzo impegno è l'Accademia di Commedia dell'Arte, che aprirà i suoi lavori a Mosca in ottobre. Ho lavorato al programma e sono sicuro che sarà una straordinaria esperienza di approfondimento, dopo anni di Arlecchino. Anche qui si apre un campo di studio sterminato. Dunque anche di questo scriverò più avanti in maniera approfondita.
Ecco qua. L'estate è già alle spalle con le gioie e le malinconie di una stagione più che mai fugace. Chiudo questo post sbilenco con una bella citazione di Daisaku Ikeda sullo "spirito poetico". Ne farò la mia guida per questa ripresa del mio lavoro e delle cose della vita:
"Lo spirito poetico fa parte di ogni impresa umana e permette di percepire con l'intuito l'intimo legame che lega il singolo essere umano a tutti gli altri e all'intero universo. Poeta è colui che dà voce a questa realtà interiore. Tutti dobbiamo essere poeti, per salvare il mondo."