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21 luglio 2008

Ho ricevuto una bella lettera da Giovanni. La pubblico qui, col suo permesso. Mi pare un esempio molto bello di come a volte -senza averne piena consapevolezza- col nostro lavoro, con le nostre azioni, piantiamo dei semi nei cuori delle persone. Senza sapere che frutti daranno questi semi e neppure se e quando si manifesteranno. Causa ed effetto. Fantastico. Grazie a te Giovanni! Non sarà mica un caso che di cognome ti chiami Gioia!?!

Ciao Stefano,
mi chiamo Giovanni, sono un ragazzo napoletano.
Una sera dello scorso dicembre mi aggiravo per le strade di Budapest e la mia attenzione veniva catturata dell'insegna di un teatro ( da qualche anno mi sono trasferito a Milano e studio recitazione all'Accademia professionale del Centro teatro attivo perciò tutto ciò che sa di teatro mi cattura letteralmente). Uno striscione sormontava la strada "Napolyi kisertetek... E. de Filippo"...
Mi trovavo in un periodo abbastanza incasinato per motivi personali ma quella cosa mi toccò interiormente.
Era come se un pezzo di casa mia mi stesse vicino...
Ti scrivo questa mail per ringraziarti a nome della mia Napoli (quella bella).
Avrei voluto farlo prima ma solo oggi, per caso, sono capitato sul tuo profilo youtube e sono riuscito (sempre per caso) a risalire al tuo sito.
Ti saluto e ti auguro un felice successo di carriera.
Magari se passi da Milano con uno dei tuoi spettacoli avvisami che vengo ad assistevi in prima fila!

Un sincero grazie ancora...

Saluti

Giovanni Gioia

23 dicembre 2007

Il debutto di ieri sera è stato un vero successo. Posso scriverlo senza timori perchè pur essendo un pubblico di addetti ai lavori -dunque piuttosto sofisticato - si è molto divertito e ha seguito la storia con molta partecipazione. Molti applausi e grande festa finale. Poche ore dopo sono già a Milano. Posto da casa e tutto sembra già in qualche modo lontano. Fantasmi. Per contrastare la consueta malinconia post partum ecco il video girato dal portale del teatro ungherese SZINHAZ. Girato bene . La tarantella mi tira un pò su il morale... Ecco il link a Szinhaz.hu che ci dedica un grande spazio.


04 dicembre 2007

Quanto tempo che non posto sul blog. Secoli. Non provo nemmeno a raccontare a me stesso tutto quello che è successo nel frattempo. Le prove vanno avanti. Oggi provato la grande scena dei fantasmi del secondo atto. La più difficile dal punto di vista del concertato. E di concerto quasi si tratta, nel vero senso della parola. Alla fine siamo in dieci, sulla scena minuscola del Radnoti. Il povero Pasquale e tutta la schiera dei suoi fantasmi al completo. Scena fantasmagorica appunto. Qui accanto c'è Adam, uno dei tre studenti dell'accademia che partecipano allo spettacolo. Lui è Maddalena, la vecchia madre di Armida. Ogi prova costumi. Da lunedì si prova "vestiti"...

06 novembre 2007

Cominciato ieri le prove a Budapest di "Questi fantasmi!".
Ho letto il testo agli attori ungheresi, in napoletano... Pare si siano molto divertiti. Io di sicuro. In teatro si sta benone. Fuori si gela. Sono passato in una settimana dal costume da bagno di Hong Kong al cappello di lana di Budapest! Uno shock.

11 settembre 2007

Iniziato il lavoro preparatorio per "Questi fantasmi!" di Eduardo che metterò in scena al Radnoti Szinhaz di Budapest, in novembre. Il titolo in ungherese suona così: "EZEK A KÍSÉRTETEK!" Con Anni Fuzer stiamo lavorando alle scene. Nella foto la pianta del minuscolo palcoscenico del Radnoti. Questo è un link al sito web del teatro.

 Post del primo luglio 2023. Il tempo passa. Olivia, che non era neppure un pensiero, ha già cinque anni.