03 aprile 2008

Siamo a Messina. Recite fino a domenica, prima di risalire la penisola fino a Treviso. Qualche giorno per riprendersi dalla pesantissima trasferta da Mosca a Catanzaro. Faccio una cura intensiva a base di cannoli e granite con briosche, che sono un ottimo rimedio contro la malinconia. E poi ieri ho ripreso in mano la macchina fotografica per fare qualche scatto dietro le quinte. Questo è Celio Regoli, uno dei due trombettisti dell'Arlecchino. Sono pure riuscito a salvare tutte le foto fatte a Mosca, che parevano perdute per colpa di una memoria difettosa. Segnali di un vago senso di impermanenza che pare estendersi a ogni aspetto della vita? Anche senza leggere segni e presagi in ogni cosa che avviene (cosa in cui peraltro costantemente mi diletto) fa riflettere l'aspetto ormai quasi immateriale di molti ambiti della mia vita. Scatto foto fatte di un pugno di bytes, scrivo lettere fatte di pixel, chatto con gli amici guardandoli negli occhi attraverso la webcam... Mmmh, faccio così. Smetto di postare sul blog. Esco in strada, c'è vento di mare fuori. E mentre rifletto sull'impermanenza e sull'impatto delle nuove tecnologie sulla mia vita quotidiana mi faccio due spaghetti con le vongole e mi strafogo l'ennesimo cannolo... Baci da Messina!
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 Post del primo luglio 2023. Il tempo passa. Olivia, che non era neppure un pensiero, ha già cinque anni.