18 novembre 2010


Dal testo alla scena,

andata e ritorno.

Workshop di analisi attiva del testo

condotto da Stefano de Luca


La capacità di “leggere” un testo teatrale è uno dei fondamenti del lavoro dell'attore. Sia che si reciti un canovaccio di poche righe nello stile della commedia dell'arte sia che si lavori sui grandi autori come Shakespeare o Cechov è necessario per l'attore padroneggiare alcuni strumenti di analisi che gli permettano di accedere al serbatoio di creatività e di energia che il testo contiene.

Stefano de Luca propone all'attore un lavoro “circolare” di analisi volto a sviluppare un rapporto veramente creativo e dinamico tra testo e scena.

Attraverso un percorso di esercizi di analisi e di improvvisazioni l'attore accumula esperienza scenica su circostanze, personaggio e relazioni così che fin dalla prima lettura il testo sia percepito come stimolo e nutrimento dell'azione scenica.


Stefano de Luca Allievo di Giorgio Strehler alla scuola di Teatro del Piccolo. E’ stato assistente di Strehler in numerosi spettacoli, tra cui: “Arlecchino, servitore di due padroni”, “L’anima buona di Sezuan”, “L’eccezione e la regola”, “La grande magia”, “L’isola degli schiavi”. Ha messo in scena oltre venti spettacoli in diversi paesi europei. Tra questi, al Piccolo Teatro di Milano: “Pinocchio”, da Collodi; “Il piccolo principe” da A. de Saint Exupery; “La barca dei comici”, da Goldoni; “Darwin tra le nuvole”, di Giorello, de Luca; al Radnoti Szinhaz di Budapest: “Questi fantasmi” di De Filippo, “Enrico IV” di Pirandello; all’Olimpico di Vicenza: “Oreste” di Alfieri; al Wilhelma Theatre di Stoccarda: “Baal” di Brecht, “Tre sorelle” di Cechov. Ha insegnato recitazione e regia presso le accademie di Mosca, Budapest, Stoccarda, Shangai e del Teatro alla Scala di Milano. Ha tenuto corsi di commedia dell’arte presso le università di Berkeley e UCLA, California e al GITIS di Mosca. L'ultimo suo spettacolo è gl'Innamorati di Carlo Goldoni, messo in scena al Teatro MALY di Mosca.


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 Post del primo luglio 2023. Il tempo passa. Olivia, che non era neppure un pensiero, ha già cinque anni.